Allora, innanzitutto di cosa stiamo parlando?
L'avversativa è una proposizione che generalmente, in italiano, viene introdotta da congiunzioni come "ma", "tuttavia", "eppure", ecc.
Esempio banalissimo con relativa traduzione in giapponese:
Abito a Tokyo, ma non sono giapponese.
東京に住んでいますが、日本人ではありません。
Toukyou ni sunde imasu ga, nihonjin dewa arimasen.
Spicca la particella "ga", che, quindi, ha la funzione di connettere la subordinata (東京に住んでいます) alla principale (日本人ではありません) e che in questo esempio potremmo tradurre con l'italiano "ma".
Stessa funzione di が ce l'hanno けれども, けれど e けど (forme via via più colloquiali).
La differenza è che "ga" è utilizzato sia nello scritto sia nel parlato, mentre gli altri sono più frequenti nella lingua parlata.
La differenza è che "ga" è utilizzato sia nello scritto sia nel parlato, mentre gli altri sono più frequenti nella lingua parlata.
Quindi ecco uno specchietto che vi aiuterà a costruire il vostro periodo:
V/Agg: B3 + ga/keredo(mo)
N da + ga/keredo(mo)
Esempi:
Samui keredo, T-shatsu o kiteimasu.
Itariajin da kedo, pasuta ga amari suki janai.
Itariajin da kedo, pasuta ga amari suki janai.
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