Come tradurreste questa frase in giapponese?
Se vi dicessi:
机の上に本が二冊あります。
Tsukue no ue ni hon ga nisatsu arimasu.
ci sarebbe qualcosa che attira la vostra attenzione? Qualcosa che vi salta all'occhio? Probabilmente si tratta di nisatsu, che non a caso è in grassetto. Ma che cosa vuol dire? Sicuramente avete notato che è un composto di ni (=due) e satsu.
Satsu è un classificatore, un suffisso usato quando parliamo di libri e vogliamo "qualificarne" la quantità. Con questo vi ho appena introdotto uno dei concetti più "ostici" della grammatica giapponese, e quello che risulta più difficile da comprendere per un neofita della lingua nipponica è l'utilità stessa di questi "contatori".
Quindi facciamo un passo indietro e procediamo per gradi.
Satsu è un classificatore, un suffisso usato quando parliamo di libri e vogliamo "qualificarne" la quantità. Con questo vi ho appena introdotto uno dei concetti più "ostici" della grammatica giapponese, e quello che risulta più difficile da comprendere per un neofita della lingua nipponica è l'utilità stessa di questi "contatori".
Quindi facciamo un passo indietro e procediamo per gradi.
Mi dia tre metri di stoffa.
Ho comprato due chili di mele.
Metri e chili vi dicono qualcosa? Sono unità di misura, sì. Ma potremmo vederle, in maniera più generica, come degli "specificatori" di una determinata quantità, che rispondono alla domanda: "di che natura è quella quantità?". Anche in italiano "Mi dia tre di stoffa" suonerebbe come una frase senza senso: non mi limito a dire tre, perché, anche se è immediato pensare a tre metri di stoffa, potrei anche riferirmi a tre rotoli, tre confezioni, ecc. Stessa cosa per la seconda frase: se dico solo mele e due potrei riferirmi a due mele, ma anche a due chili di mele o a due cassette di mele. Sono quantità molto diverse.
Ora che siete entrati in quest'ottica, leggete queste frasi e fate un piccolo sforzo:
Ora che siete entrati in quest'ottica, leggete queste frasi e fate un piccolo sforzo:
Mi porti un bicchiere d'acqua?
Ti ho aspettato tre ore.
A questo punto non potremmo vedere anche bicchiere e ore come classificatori? Non hanno la stessa funzione, in questo contesto, di metri e chili delle frase precedenti?
Quanta acqua? Uno? Non basta a farmi capire con esattezza. Potrei riferirmi a un'intera bottiglia anziché a un solo bicchiere.
Quanta acqua? Uno? Non basta a farmi capire con esattezza. Potrei riferirmi a un'intera bottiglia anziché a un solo bicchiere.
Ecco, tutto ciò avviene anche in giapponese, diciamo solo in maniera molto più esasperata!
Finora infatti abbiamo usato i nostri "classificatori italiani" laddove potessero sorgere delle "ambiguità".
In giapponese anche una frase come questa:
In giapponese anche una frase come questa:
Nel giardino ci sono tre cani.
ha bisogno di un classificatore.
Infatti si tradurrebbe così:
Niwa ni wa inu ga sanbiki imasu. 庭には犬が三匹います。oppure
Niwa ni wa sanbiki no inu ga imasu. 庭には三匹の犬がいます。
Niwa ni wa sanbiki no inu ga imasu. 庭には三匹の犬がいます。
Se dovesse essere ancora difficile capire, per comodità didattica vediamola così: chi ci garantisce che non ci si stia riferendo a 3 gruppi di cani, 3 coppie o magari 3 dozzine? Anche se in italiano questa frase è inequivocabile, in giapponese potrebbe dare adito a qualche dubbio se non si inserisce l'opportuno classificatore. Insomma, cerchiamo di vedere "ambiguità" ovunque e non ci sbaglieremo! Il nostro nuovo motto sarà: evitare fraintendimenti! Quindi, una volta per tutte:
l'uso del classificatore è obbligatorio!
è indispensabile conoscere e saper usare i classificatori se si vuole parlare un giapponese corretto, ma se siete studenti alle prime armi cercate di ricordare almeno quelli più comuni:
l'uso del classificatore è obbligatorio!
è indispensabile conoscere e saper usare i classificatori se si vuole parlare un giapponese corretto, ma se siete studenti alle prime armi cercate di ricordare almeno quelli più comuni:
Curiosità!
Vi sarete un po' sorpresi nel constatare che "conigli" non rientra nella categoria "animali piccoli" ma è accoppiato a "uccelli" in una categoria a parte. Ecco la spiegazione che ho trovato sulla Wiki: "i monaci buddisti giapponesi non potevano mangiare altra carne se non quella di volatile, ma adoravano così tanto la carne di coniglio che se ne uscirono a sostenere che i conigli sono in effetti uccelli, e che le loro orecchie sono ali rudimentali. Infatti, i conigli si muovono toccando il suolo con due sole zampe alla volta [come gli uccelli]." Ok, la forzatura dei monaci buddisti - concedetemelo - è veramente sfacciata, ma chapeau a tanta scaltrezza! XD E la cosa affascinante è che il segno di questa golosità atavica sia stato portato in eredità attraverso i secoli fino a resistere nella lingua che tutti i giapponesi oggi parlano!
Inoltre:
Quando non sapete che classificatore usare, ricorrete a つ tsu, il "classificatore universale".
Classificatori di tempo determinato |
Classificatori di tempo continuato |
E poi, come vi dicevo, ci sono anche le unità di misura come メートル meetoru, キロ kiro, ecc. che hanno la valenza di versi e propri classificatori e che sono usati come tali.
Ora sapete a cosa servono e quali sono i principali classificatori. In un altro post vi spiegherò più dettagliatamente come combinarli con i numeri e come usarli all'interno di una frase.
Ora sapete a cosa servono e quali sono i principali classificatori. In un altro post vi spiegherò più dettagliatamente come combinarli con i numeri e come usarli all'interno di una frase.
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